L'orrido del Rio Canali: lo Scarello e la Stramazza

07.03.2022

Partendo dall'Agriturismo in direzione Villa D'Aiano si comincia calcando un tratto di strada battuta che costeggia l'antica Pieve di Ciano, oggi abitazione privata, citata come primo insediamento della valle intorno al 1100, abitata da umili frati che coltivavano i terreni circostanti.

Proseguendo, lasciamo la strada per proseguire dritti sul CAI 400/3, su un sentiero che si inoltra nel bosco. Subito alla nostra destra si apre il profondo Orrido del Rio Canali, scavato dal corso d'acqua nel corso dei secoli.

La strada su cui camminiamo è ricoperta di basoli: si tratta dello Scarello, la via dei carri già citata nel 1462 dagli Estensi come importante via di comunicazione tra il Gran Ducato di Modena e lo Stato Pontificio. Questa strada è stata largamente utilizzata fino a metà del '900 per trasportare le castagne ai Mulini di Villa D'Aiano, alimento che fu fondamentale alle popolazioni di montagna dove risultava difficile coltivare il grano.

Scesi a Villa D'Aiano subito sulla destra si trova l'indicazione per le cascate, dove è presente un'area relax provvista di tavoli e un barbecue a uso libero.

Il rientro è per la Stramazza, come suggerisce il nome l'impervia via che veniva percorsa coi pesanti sacchi di farina macinata sulle spalle. Risalendo la destra idrologica del Canali si sentono in lontananza atri balzi d'acqua, non accessibili, ma che lasciano spazio all'immaginazione.
Questo sentiero presenta dei tratti esposti, tuttavia percorso con attenzione non ha particolari livelli di difficoltà.

Risbucati nella valle della fonda, si ridiscende per un tratto asfaltato fino a raggiungere l'Agriturismo Cà di N.

DATI TECNICI

DISTANZA: 4.5Km
DISLIVELLO: +/-200m
LIVELLO: E-escursionistico / medio

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