Nei dintorni dell'Agriturismo
cosa visitare in pochi minuti di auto
Le grotte di travertino più grandi d'Europa. La sorgente di San Cristoforo alimenta la bella cascata; intorno la valle dell'Aneva si puntella di antichi mulini.
PARCO DEI SASSI DI ROCCAMALATINA
Un parco ricco di itinerari, protagoniste indiscusse le guiglie di arenaria alte più di 70m che svettano dal parco, frutto dell'erosione selettiva. La singolare formazione ospita una ricca varietà di avifauna.
Risalendo la fresca gola scavata dal torrente Gea si arriva poco prima della risorgente, dove i resti del vecchio mulino di Gea giacciono al lato del ponticello.
Poco dopo un muro di travertino segna il punto in cui il torrente risgorga dalla terra, un tempo vi era anche una bella grotta oggi crollata.
Di sicuro l'edificio più bizzarro di tutto l'Appennino, voluto dall'eccentrico conte Mattei e meta di pellegrinaggio di nobili e intellettuali dell'epoca.
La visita guidata è sorprendente, dura 1h ed è necessario prenotare.
Su queste montagne vennero combattute le ultime battaglie della II Guerra Mondiale, il fronte lungo il quale si fronteggiarono venne chiamato Linea Gotica.
Oggi è possibile visitare vari siti in cui sono state recuperate trincee, appostamenti e rifugi.
BOSCO DELLE BETULLE DI SAN GIACOMO e MUSEO DEL CASTAGNO
Il bosco di betulle di San Giacomo è relitto dell'era Glaciale, uno scrigno di biodiversità.
Alle sue pendici è stato allestito Art-in-Wood, un'esposizione artistica all'aperto e integrata nell'ambiente. E' infine possibile visitare il museo del Castagno e del Borlengo.
Dietro a divertenti allegorie si cela tutto l'incanto di uno dei siti geologici più di rilievo della zona: e così le pareti di arenaria erose diventano un Urlo di Munch o la casa delle fate...
L'antica Pieve risale al XII secolo, una delle poche in stile romanico nella zona. L'interno sfoggia un abside forgiato dai maestri comacini e una fonte battesimale scolpita in pietra.
A pochi passi dal panoramico Palazzo d'Affrico, il sentiero che porta alle grotte si affaccia sulla Valle del Reno. Le alte pareti di arenaria di questo costone sono stati erose da vento e acqua, realizzando preziosi e sorprendenti intarsi.